Rai Documentari presenta un documentario sul produttore cinematografico Italo Zingarelli, che negli anni ’70 conquistò il cinema con “Lo chiamavano Trinità” e “Continuavano a chiamarlo Trinità”
Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma il 19 ottobre
Chi era l’uomo che ha intuito il potenziale successo di “Lo chiamavano Trinità” e “Continuavano a chiamarlo Trinità” e li ha prodotti?
Se Bud Spencer e Terence Hill sono stati i protagonisti dei due clamorosi successi, eroi di epiche scazzottate, scorpacciate di fagioli e dal grilletto facile, Italo Zingarelli è stato – da produttore – la mente e il cuore di questi straordinari successi, entrambi firmati nel soggetto, nella sceneggiatura e nella regia da Enzo Barboni, in arte E.B. Clucher.
Il documentario “Lui era Trinità”, prodotto da Fish-eye Digital Video Creation in collaborazione con Rai Documentari per la regia di Dario Marani, tratteggia le tre vite di Italo Zingarelli, che lo hanno reso una vera e propria Trinità. Partito con una carriera da pugile e stunt-man, Zingarelli è diventato produttore cinematografico di straordinari successi al botteghino e, infine, imprenditore vitivinicolo nel Chianti. Tre vite per una personalità ricca di sfaccettature e passione.
Raccontando la storia di Italo Zingarelli, “Lui era Trinità” racconta anche la nascita e i motivi del successo dei film della “Serie di Trinità” e dei suoi due indimenticabili interpreti, Bud Spencer e Terence Hill. A descrivere la figura e la carriera di Italo Zingarelli, oltre ai familiari, sono alcuni dei suoi più stretti collaboratori e amici, tra cui Terence Hill, Bud Spencer in un’intervista inedita del 2004, Dario Argento, Giovanna Ralli, Barbara Alberti e altri ancora.
Dalle testimonianze emerge il ritratto di un produttore cinematografico sui generis, gentile, generoso e visionario. Alla sua intuizione di produttre si deve la nascita del filone dei cosiddetti “fagioli western”, che misero in crisi i celeberrimi “Spaghetti western” di Sergio Leone e che cambiarono la storia del cinema italiano. Zingarelli ha prodotto, tra gli altri: “Sessomatto” di Dino Risi e “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola.