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Pellissier sorprende la Juve, il Chievo pareggia 3-3 a Torino

Fiorentina e Genoa colpiscono in trasferta, la Roma vince di rigore. Camolese, esordio amaro: granata sconfitti a Palermo pellissier_296

di Mauro Caputi

La tripletta di Sergio Pellissier potrebbe aver chiuso il campionato 2008-09 consegnando lo scudetto all’Inter. L’attaccante del Chievo colpisce impietosamente una Juventus non brillantissima e consente ai suoi di pareggiare 3-3 nella trasferta a Torino. In fotocopia i primi due gol dei veronesi: al 25’ e al 44’ Pellissier brucia la difesa centrale bianconera (più colpevole Chiellini nella prima occasione, più colpevole Mellberg nella seconda) e si presenta solo davanti a Buffon battendolo con precisi diagonali. In mezzo, al 34’, pari di Chiellini innescato da un colpo di tacco di Camoranesi (per l’italo-argentino ritorno in campo anticipato, al 24’, per l’infortunio a Salihamidzic e grandissima prestazione). Nella ripresa si intensificano le fiammate della Juventus (bella a tratti e mai continua). Al 53’ Camoranesi mette al centro di testa un pallone su cui il difensore Morero anticipa le punte avversarie, ma mette alle spalle del suo portiere. Il 2-2 carica la Juve che trova il vantaggio al 79’ con un imperioso colpo di testa di Iaquinta su cross dell’onnipresente Camoranesi. Sembra che i 3 punti siano in archivio, invece la sgradita sorpresa arriva al 91’: Langella va via a Mellberg sulla fascia e crossa per la testa di Pellissier. Buffon non ci arriva e l’aostano fa hat-trick. L’Inter va ad affrontare il posticipo di Udine conservando 6 punti di vantaggio sui bianconeri.

La Fiorentina non si fa condizionare né dalle assenze di Mutu e Felipe Melo, né dall’orario inusuale, le 13.00 della sfida all’”Azzurri d’Italia”. L’Atalanta è superata 2-1 grazie a un gol di Gilardino all’89’. Tutto succede nella ripresa: nerazzurri in vantaggio con Plasmati (conclusione da fuori area deviata da Zauri) al 49’; al 59’ il pareggio della Fiorentina su rigore con Jovetic (fallo da ultimo uomo di Peluso e Atalanta in dieci). La squadra di Prandelli ha mezz’ora di superiorità numerica e la concretizza al penultimo minuto col 16 gol di Gilardino (ben innescato dal cross di Semioli). Con 52 punti la Fiorentina resta al quinto posto perché il Genoa, anch’esso con assenze importanti (primo fra tutti, Milito) trova il successo al Granillo. La Reggina si arrende al 77’ a Thiago Motta, entrato nove minuti prima dopo essere stato recuperato in extremis, servito da Palladino. Per padroni di casa il baratro è sempre più vicino: con 20 punti è ad almeno 6 lunghezze dalla quart’ultima.

Torna al successo, e all’inseguimento della zona Champions, la Roma, grazie alla doppietta del redivivo Totti che trasforma due rigori (12’ e 58’). In mezzo, al 26’ c’è il momentaneo pareggio di Marazzina che gela l’Olimpico con un bell’inserimento di testa. I felsinei restano inchiodati a quota 26 e non si allontanano dalla zona-rischio.

In coda, il cambio di allenatore non scuote il Torino. L’esordio di Camolese a Palermo è guastato dal gol di Cavani (bellissimo avvitamento di testa su cross di Simplicio) al 51’. Rosanero all’inseguimento della zona Uefa, insieme al Cagliari, e granata penultimi. A proposito dei sardi, Matri è l’eroe della giornata nella sfida fra matricole terribili contro il Catania. La punta rossoblù è più veloce di tutti a risolvere una mischia a 10 minuti dalla fine. Cagliari e Palermo, a quota 45, si allontanano dalla Lazio, sconfitta nettamente a Siena. Calaiò apre le marcature al 25’ con un pregevole controllo impreziosito da un tocco d’esterno in anticipo. All’85’ Maccarone sigla il 2-0 che chiude i conti e tiene i toscani a distanza di sicurezza dalla zona calda. Finisce, invece, con un pari combattuto la gara del Marassi fra Sampdoria e Napoli. Blucerchiati due volte avanti con la doppietta di Palombo (galvanizzato evidentemente dalla presenza in Nazionale) al 28’ e al 63’: in entrambi i casi le sue fucilate da fuori area lasciano di sasso Navarro. Partenopei due volte in parità col colpo di testa di Zalayeta al 44’ e con lo spunto di Denis al 92’. Sostanzialmente, tutti contenti.