Speciale


Stampa

La 'Top ten' delle crisi umanitarie

Le emergenze in Somalia e Myanmar, dramma malnutrizione infantile, i conflitti in Pakistan e Sudan msf1_296

A fianco alla "denuncia" della scarsa attenzione dei Tg alle crisi umanitarie nel pianeta,"Medici senza frontiere" ha stilato una top ten delle crisi dimenticate.

Nella classifica il primo posto spetta quest'anno alla catastrofe umanitaria in Somalia, che nel 2008 ha conosciuto una delle più gravi ondate di violenza degli ultimi 10 anni che ha ridotto allo stremo le popolazioni.

A seguire, la situazione sanitaria in Myanmar, balzato all'onore delle cronache solo per le distruzioni del ciclone Nargis. Qui l'emergenza continua e "l'indifferenza" pure.

Nella drammatica lista delle crisi al terzo posto si è piazzata l'emergenza sanitaria nello Zimbabwe, schiacciato da violenze e profonda depressione economica senza precedenti.

Distanziata di un gradino, la situazione dei civili stretti nella morsa della guerra civile nella Repubblica democratica del Congo, che ha causato un massiccio sfollamento della popolazione.

Vi è poi l'irrisolto dramma di milioni di bambini malnutriti che non riescono a ricevere le cure necessarie malgrado le nuove terapie nutrizionali salvavita. Secondo l'Oms, la cifra dei bambini ha toccato quota 178 milioni.

A metà della lista delle "dimenticate", secondo Msf, figura la critica situazione sanitaria in Etiopia al confine con la Somalia,dove migliaia di persone vivono intrappolate negli scontri tra gruppi ribelli e forze governative.

Per non parlare di civili uccisi o costretti alla fuga per l'intensificarsi della guerra civile nel Pakistan nord- occidentale o l'emergenza umanitaria del Sudan e la crisi nel Darfur.

Scarsissima attenzione anche alla crisi dei civili iracheni e alla co-infezione Hiv-Tbc. Ogni anno la tubercolosi uccide circa 1,7 milioni di persone e ne colpisce 9 milioni.