I film del Week end

di Sandro Calice e Juana San Emeterio


IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON
di David Fincher, Usa 2008 (Warner Bros)
Brad Pitt, Cate Blanchett, Jason Flemyng, Tilda Swinton

 L’orologio della vita può andare a ritroso? Può una vita essere al
 contrario? E’ quello che accade a Benjamin Button che nasce “in 
 circostanze particolari” nel giorno della fine della prima guerra 
 mondiale. Benjamin è un neonato con la salute di un novantenne 
 che viene rifiutato e abbandonato dal padre davanti ad una casa di 
 riposo.

 Secondo il medico non ha futuro, ha tutte le malattie dei vecchi, ma
 il ‘bambino’ cresce amato e sereno, circondato dall’affetto e 
 dall’esperienza della madre adottiva e degli anziani ospiti. Il corpo di Benjamin crescendo acquista vigore e, per quanto aggravata dalla sua diversità che lo emargina, il suo percorso esistenziale diventa simile a quello di un uomo che deve affrontare esperienze come il lavoro, la guerra, il dolore e i sentimenti. L’incontro con Daisy, il grande amore, è proprio nell’ospizio di New Orleans, quando lei è bambina...

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RELIGIOLUS
 di Larry Charles, Usa 2008 (Eagle Pictures)
 Bill Maher

Intendiamoci: si tratta di intelligente ironia, di utile provocazione, di cabaret di alto livello. Fa ridere e riflettere, ma “Religiolus” resta un mockumentary (cioè una fiction “travestita” da documentario), non altro, tanto meno un reportage scientifico sulle religioni. 

Bill Maher è un comico poco conosciuto in Italia ma che negli Usa da
 vent'anni è protagonista di shows (“Real Time with Bill Maher”,
 “Politically Incorrect”) in cui spesso si diverte – e diverte – a
 prendere in giro i dogmi e i fanatismi. Qui gira il mondo
 accompagnato e ripreso dal regista di “Borat”, Larry Charles.  Da Gerusalemme ad Amsterdam, dalla provincia americana al Vaticano, Maher incontra rappresentanti e semplici praticanti di diverse religioni, interrogandoli con finta ingenuità sul loro Dio e sulla loro fede.


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 VENERDI’ 13
 di Marcus Nispel, Usa 2009 (Universal Pictures)
 Jared Padalecki, Danielle Panabaker, Amanda Righetti, Travis Van Winkle, Derek Mears, Aaron Yoo, Arlen Escarpeta, Julianna Guill, Willa Ford, Ryan Hansen

Cimentarsi con le icone del cinema, horror in questo caso, è sempre una scommessa. Cambiano i tempi e le paure, i luoghi e i meccanismi dello spavento, e a volte non basta rispettare i codici del genere. Jason Voorhees è il celebre serial killer con la maschera da hockey e il machete, mentalmente ritardato e con una forza sovrumana. “Venerdì 13” è la rivisitazione dell’omonimo film del 1980 (diretto da Sean Cunningham, oggi produttore) che ne racconta la genesi. 

 Siamo a Crystal Lake. Circa vent’anni prima, nel campeggio sul lago, un ragazzino di nome Jason annega per la negligenza dei responsabili, che poco dopo vengono brutalmente uccisi. Stessa sorte capita da quel momento a chiunque si avvicini al campeggio.



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QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE
 Di Riccardo Donna, Italia 2008 (Medusa)
 Emanuele Bosi, Mary Petruolo, Daniela Giordano, Mariella Valentini, 
 Federico Galante, Valentino Campitelli

 “Quella sua maglietta fina..." è sicuramente uno degli incipit più
 famosi del pop d'autore italiano. Comincia così "Questo piccolo
 grande amore": il brano scritto da Claudio Baglioni, un brano
 simbolo e un piccolo "classico" della canzone che da il titolo al film.
 Siamo nei primi anni Settanta, a Roma. Andrea ha diciannove anni, 
 Giulia diciassette. Si incontrano per la prima volta in un bar, per 
 caso. Ancora non lo sanno ma quello è un incontro che segnerà per sempre le loro vite. Andrea è al primo anno di architettura, immagina di poter cambiare il mondo con i suoi progetti, i suoi disegni, i suoi sogni. Giulia è all'ultimo anno di liceo classico, è timida, inesperta, impaurita dal primo vero sentimento della sua vita. Vengono da mondi diversi, hanno amici diversi, e due vite diverse. Si conoscono, si amano con l'incoscienza e la paura di chi fa ogni cosa per la prima volta. Questo “Piccolo Grande Amore” racconta la prima storia d'amore di due ragazzi, l'ultima avventura dell'adolescenza prima di diventare adulti. Le strade e le piazze della città si trasformano nello scenario del loro sogno romantico, mentre le canzoni dell'album di Claudio Baglioni scandiscono i momenti più importanti della loro storia: il primo bacio sul Lungotevere, la paura di perdere la libertà, la loro prima volta, la gelosia, la separazione improvvisa, il lacerante senso di mancanza, la paura del tradimento. Un amore che “non dura tutta la vita ma, di sicuro, te la cambia”. Baglioni è anche co-soggettista e co-sceneggiatore del film.



KATYN
 Di Andrzej Waida, Polonia 2007 (Movimento Film)
 Artur Zmijewski, Maja Ostaszwska

 Katyn è la storia degli ufficiali polacchi trucidati a Katyn durante la 
 Seconda guerra mondiale e delle loro famiglie che, inconsapevoli di 
 quanto accaduto, aspettarono il ritorno dei propri mariti, padri, figli, 
 fratelli. In quel massacro morì anche il capitano Jakub Wajda, padre
 del regista ora ottantaduenne. All'inizio della Seconda guerra 
 mondiale, il 17 settembre 1939, dopo l'invasione della Polonia da 
 parte della Germania nazista, anche l'Armata Rossa sconfinò sul 
 suolo polacco per ordine di Stalin. Gli ufficiali polacchi furono fatti 
 prigionieri dai Russi. Anna, la moglie di un Capitano del Reggimento Uhlan, attende il ritorno del suo uomo e, sebbene abbia già ricevuto la prova inconfutabile del suo assassinio da parte dei Russi, si ostina a rifiutare la realtà. La moglie di un Generale, invece, apprende la morte di suo marito dopo la scoperta da parte dei Tedeschi di fosse comuni di ufficiali polacchi nella foresta di Katyn. Agnieszka, la sorella di un pilota, ha invece il cuore spezzato dal muro di silenzio e di omertà che circonda l'assassinio del fratello. Jerzy, un amico del Capitano, arruolatosi nell'Armata del Popolo Polacco, è l'unico sopravvissuto. I prigionieri polacchi uccisi vennero sepolti in fosse comuni nella foresta di Katyn e la verità su questo crimine restò oscura per molti anni. Nel film, dedicato soprattutto al dolore delle famiglie delle vittime, alla loro attesa. si racconta la battaglia per preservare la memoria e per affermare la verità.



 NICK E NORAH, TUTTO ACCADDE IN UNA NOTTE
 Di Peter Sollet, Usa 2008 (Sony Pictures)
 Michael Cera, Kat Dennings, Alexis Dziena, Aaron Yoo, Rafi Gavron

 Nick e Norah si incontrano e si innamorano nell’arco di 
 un’indimenticabile notte newyorkese, passata vagando tra locali e 
 concerti rock. Nick frequenta la scena rock indipendente di New York,
 mentre ha il cuore spezzato e suona il basso con la sua band 
 queercore, i Jerk Offs. Norah sta mettendo in discussione 
 praticamente tutte le sue idee sul mondo.

 Sebbene non abbiano nulla in comune, a parte i gusti musicali, il 
 loro incontro casuale porta a una ricerca che dura tutta la notte per 
 trovare lo spettacolo segreto di una band leggendaria e finisce per diventare il primo appuntamento che potrebbe cambiare le loro vite. Protagonista del film anche la città di New York che diventa, insieme alla musica, la complice dell’innamoramento dei due teenager. “Nick e Norah, tutto accadde” è tratto dall’omonimo romanzo di Rachel Cohn e David Levithan.

 

IL PRIMO RESPIRO
 Di Gilles De Maistre, Francia 2008 (Lucky Red)

 Un progetto durato tre anni con 15 mesi di riprese in Francia, 
 Vietnam, Stati Uniti, Brasile, India, Tanzania, Giappone, Niger, 
 Siberia e Messico. Il film è un documentario che mostra come viene 
 affrontato il momento della nascita dalle differenti culture. Il regista
 Gilles de Maistre ha effettuato una sorta di "Giro del mondo delle 
 nascite", filmando la venuta al mondo di diversi neonati.

 Il regista ci mostra tanti parti, da quello in piscina con tanto di delfini
 a quello notturno in una tribù amazzonica, mostrando come il 
 nascere non è solo un fatto naturale ma anche il risultato delle 
 culture e dei costumi. Un viaggio che attraversa diversi ambienti e storie umane per un evento che apparentemente sembra uguale eppure può essere profondamente diverso.