La crisi riduce gli spostamenti


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Gli italiani 'amano' l'auto

Domanda di mobilità nel 2011 si è ridotta del 12% traffico_generica_296

Il primo amore 'non si scorda mai' neanche quando si parla di mobilita'. E cosi' gli italiani continuano a preferire le quattro ruote per i propri spostamenti anche se la crisi, la riduzione dei redditi e il caro benzina stanno apportando alcune modifiche dei consumi. A tracciare il quadro all'Adnkronos, del rapporto degli italiani con i mezzi di trasporto e' Carlo Carminucci, direttore generale dell'Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti, Isfort.

La crisi, spiega Carminucci, ''ha avuto impatti soprattutto nell'ultimo anno e mezzo''. La domanda di mobilita', infatti, ''nel 2011 si e' ridotta del 12%. Una tendenza che si conferma anche nei primi mesi del 2012''. A causa della congiuntura economica negativa, dunque, ''gli italiani spendono di meno per i trasporti ed iniziano a scegliere i mezzi pubblici''.

Il dato, pero', sottolinea Carminucci, ''non e' legato ad un cambiamento della mentalita' e degli stili di vita''. Questo vuol dire che, molto probabilmente, una volta passata la bufera gli italiani riprenderanno le 'in-sane' abitudini. Ma come si muovono i nostri concittadini? ''Se consideriamo le distanze percorse, prevalgono gli spostamenti di breve raggio. Nell'80%, infatti, gli spostamenti non superano i 10 Km''.

Il dato, spiega il direttore generale dell'Isfort, ''e' molto importante perche' sottolinea che i problemi della domanda di mobilita' sono in gran parte legati alle breve distanze mentre, spesso, nell'informazione viene data piu' rilevanza alle grandi infrastrutture o, ad esempio, al trasporto aereo''. Per dare, dunque, delle risposte concrete ''bisogna ragionare sulla mobilita' urbana''. Quanto al 'perche' ci si sposta' Carminucci sottolinea che ''solo in parte le motivazioni sono legate al lavoro o allo studio, ossia il 35%''.

''Due spostamenti su tre, invece, sono determinati da altre ragioni come la gestione familiare, la cura personale o il tempo libero'' e questa domanda frammentata e occasionale rende piu' difficile la definizione di un piano d'azione legato alla mobilita' urbana. Quando si tratta di scegliere, pero', gli italiani non hanno dubbi e indicano le quattro ruote: ''ben 2 spostamenti su 3 si fanno in auto''.

Ma secondo Carminucci ''l'aspetto paradossale e' che si preferisce l'auto anche per spostamenti di brevi raggio''. Basti pensare che ''il 15% degli spostamenti sono in auto anche per percorsi che non superano il chilometro''. ''Poco piu' del 10%, invece, preferisce il trasporto pubblico mentre il 20% sceglie di spostarsi a piedi o in bicicletta''.

Guardando all'indice di soddisfazione, gli italiani promuovono sicuramente la moto e la bicicletta che ''registrano i livelli piu' alti. Su una scala di valore da uno a dieci, l'indice di soddisfazione si potrebbe rappresentare con un 8 per moto e bici e 7 e mezzo per l'automobile''. I mezzi pubblici, invece, ''si aggiudicano una sufficienza stiracchiata: autobus e treni regionali registrano la quota piu' alta di utenti insoddisfatti".

Va meglio per la metropolitano che "registra un indice che si avvicina all'auto''. Gli italiani, pero', sono pronti a cambiare o almeno cosi' dicono. In prospettiva, spiega il direttore generale dell'Isfort, ''vorrebbero utilizzare di piu' il mezzo pubblico e meno l'auto''. Una propensione, pero', che ''registriamo ogni anno. Nonostante le buone intenzioni dichiarate, dunque, il divario a favore dell'auto resta alto''.

In tema di mobilita', ovviamente, non possono mancare riferimenti alla bicicletta che "nonostante il boom di attenzioni non registra negli ultimi 3-4 anni una vera e propria esplosione nell'utilizzo". Le iniziative ci sono "ma purtroppo non riescono ad avere un impatto forte". Le prospettive, pero', "sono buone. Bisogna solo accelerare i lavori" conclude il direttore generale dell'Isfort.