Il trio punk condannato a 2 anni di carcere


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Pussy Riot, il testo del nuovo singolo anti-putin

Colpevoli di 'teppismo motivato da odio religioso'. Fan in piazza. Khodorkovsij: Putin cadrà p

Ecco in sintesi i passaggi salienti del testo del nuovo singolo anti Putin delle Pussy Riot, condannate a due anni di carcere in Russia per ''teppismo motivato da odio religioso''. "Lo Stato carcerario e' piu' forte del tempo. Piu' sono gli arresti, piu' grande e' la felicita' e ogni arresto dimostra l'amore per un sessista, che scuote le guance, il petto e la pancia".

"Ma non si puo' chiuderci in una cassa. Abbatti i cekisti (gli agenti della sicurezza, ndr) in modo sempre piu' efficace e con sempre maggior frequenza". "Putin accende i fuochi della rivoluzione; lui si annoia e ha paura di stare con la gente nel silenzio. Ogni punizione e' come cenere marcia, ogni condanna a lunghe pene (detentive, ndr) e' una forma di inquinamento".

Segue il ritornello: ''Il paese va avanti, il paese scende per le strade con audacia; il paese va avanti, il paese è pronto ad abbandonare il regime; il paese va avanti, il paese è un covo di femministe. Anche Putin va, va a dire addio al bestiame''. ''Metti in carcere tutta la citta' fino al 6 maggio (la cerimonia di insediamento di Putin si e' svolta il 7 maggio, ndr). La condanna a 7 anni e' poco, condannaci a 18; vieta di gridare, calunniare e camminare; chiedi in sposa Lukashenko". "Il paese va avanti, il paese scende per le strade con audacia; il paese va avanti, il paese è pronto ad abbandonare il regime; il paese va avanti, il paese è un covo di femministe, anche Putin va, va a dire addio al bestiame''.

Le Pussy Riot sono state condannate a 2 anni di carcere senza condizionale per "teppismo motivato da odio religioso". A febbraio avevano inscenato una "preghiera punk" nella cattedrale del Cristo Salvatore, a Mosca, chiedendo alla Vergine Maria di "cacciare via" Vladimir Putin. Sentenza "sproporzionata" per Stati Uniti ed Unione europea. "Abbiamo vinto comunque" commenta la leader delle musiciste, mentre il loro avvocato parla di "decisione di Putin".

PUSSY RIOT, KHODORKOVSIJ: PUTIN CADRA' - "Non si può parlare di giustizia. Il tribunale di norma conferma soltanto una sentenza scritta altrove". Sono parole di Mikhail Khodorkovsij, il più noto prigioniero politico della Russia di Putin. "E' in atto "una tendenza pericolosa - spiega -: quando si indebolisce l'immagine politica e morale del potere statale, quest'ultimo reagisce con misure repressive. E lo stesso potere statale a mettere in moto il meccanismo della primavera araba imponendo una scelta: rassegnarsi o ribellarsi". "Credo che Putin pensi veramente che la maggior parte della popolazione russa lo sostenga - prosegue -.

Ma non é più così. Il fatto che una parte dei cittadini non veda alcuna alternativa non è sostegno, ma apatia. Il problema degli autocrati è la perdita del senso della realtà". "Oggi o domani - sottolinea -, uno qualsiasi dei conflitti sociali che colleghi la protesta politica a quella economica diventerà pericoloso per il potere statale. La Russia dipende totalmente dall'esportazione delle sue risorse naturali. L'infrastruttura sta cadendo a pezzi, l'Iva aumenta. Il numero dei piccoli conflitti sta crescendo. E' difficile predire quale conflitto scatenerà una reazione a catena. Ma è probabile che ciò accada nei prossimi 3-5 anni".