Paesi Ue a confronto


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Fisco, ecco cosa accade agli evasori

Italia, tempi lunghi; arresto in Germania; Spagna, sequestro soldi f

Dal sequestro delle somme sui conti correnti della Spagna alla possibilita' di arresto della Germania. Sono diverse le modalita' scelte dai vari paesi per riscuotere dai contribuenti gli importi dovuti e non pagati. Ecco un confronto tra le regole del 'fisco' negli altri stati e quelle seguite dall'Italia, definite dal direttore generale delle Entrate, Attilio Befera "tenere rispetto agli altri".

- Italia, tempi lunghi e garanzie. Per i primi 270 giorni non accade nulla: inviata una richiesta di pagamento ci sono 60 giorni per il saldo, poi altri 30 per l'affidamento ad Equitalia, quindi altri 180 prima di qualsiasi azione 'esecutiva' di recupero. Le procedure coattive sono essenzialmente due e, comunque, devono essere precedute obbligatoriamente da una serie di comunicazioni: il fermo amministrativo del veicolo (le "ganasce fiscali") e l'ipoteca sugli immobili o altri beni. La scelta tra i due strumenti dipende dall'entita' credito. Si parte dalle 'ganasce' per gli importi minori, si passa all'ipoteca per grandi cifre, con un limite: le ipoteche sulla prima casa e' possibile metterle solo sopra i 20.000 euro. Esiste anche la possibilita' di pignoramento ma deve essere motivata (ad esempio in caso di rischio di fuga) ed e' una estrema ratio. Il debito, inoltre, puo' essere rateizzato fino a 6 anni (72 rate) con un importo minimo di 100 euro al mese. In caso di difficolta' si puo' ottenere una ulteriore proroga di 6 anni.

- Germania, si rischia l'arresto: si va dall'esecuzione forzata mobiliare (pignoramento di beni mobili, crediti e altri diritti patrimoniali) all' esecuzione forzata sul patrimonio immobiliare fino al sequestro dei beni e all'arresto per chi non paga. Il carcere puo' essere ordinato dal giudice su richiesta dell'autorita' finanziaria competente per la liquidazione dell'imposta, quando e' necessario garantire un'esecuzione forzata del patrimonio a rischio. Se un pagamento nei confronti di una persona fisica e' irrecuperabile, il tribunale di primo grado puo' disporre una detenzione sostitutiva che non puo' essere inferiore a un giorno e superiore alle due settimane.

- Spagna, prima sequestro su conto corrente, poi salario: il procedimento coattivo ha la stessa forza e valenza di una sentenza giudiziaria. Per questo motivo in caso di mancato pagamento e' prevista l'immediata confisca dei beni a partire da contanti e conti correnti. Si procede poi con la confisca di salari, stipendi, pensioni, beni immobili etc. La vendita dei beni sequestrati e' effettuata mediante asta, gara o affidamento diretto. Il procedimento esecutivo puo' concludersi con l'assegnazione dei beni all'amministrazione fiscale (nel caso di beni immobili o mobili di interesse per quest'ultima).

- Francia, puo' pagare un terzo: il titolo per l'esecuzione forzata e' rappresentato dallo stesso avviso di accertamento, nel momento in cui il contribuente non paga nei termini prescritti. In questo caso l'amministrazione finanziaria puo' procedere con il sequestro (previsto in differenti forme: sequestro vendita, sequestro attribuzione, sequestro dei compensi o sequestro immobiliare). Dopo che e' stato effettuato il sequestro interviene la vendita dei beni. Accanto a queste procedure, derivanti dal diritto comune, esistono poi procedure specifiche proprie del diritto tributario, tra le quali la piu' comunemente utilizzata e' la procedura di avviso al terzo detentore. Con questa procedura l'amministrazione puo', su domanda, obbligare una terza persona che e' depositaria, detentrice o debitrice dei fondi del contribuente inadempiente, a versare al fisco le somme che quest'ultimo deve pagare.

- Regno Unito, gogna e vendite all'incanto: dopo l'accertamento fiscale non pagato si passa alla fase di recupero coattivo che prevede la notifica al contribuente dell'atto, L'accesso al suo domicilio da parte dell'ufficiale giudiziario per l'individuazione e il sequestro dei beni suscettibili di pignoramento e, qualora il debito non venga saldato entro 5 giorni, la vendita all'incanto. E' prevista inoltre la pubblicizzazione del nominativo del contribuente infedele, una sorta di moderna 'gogna' fiscale. Per quanto riguarda i tributi locali si arriva fino alla pena detentiva (da un minimo di 90 giorni a un massimo di 6 mesi) se il contribuente non paga o i beni sono insufficienti a ripagare il debito.