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1/4 IMPRESE ITALIANE E DAZI Sette imprese su 10 si stanno attrez- zando per contrastare gli effetti nega- tivi dei possibili dazi Usa. E nono- stante le vendite italiane negli States rappresentino una quota significativa del nostro export, la capacità di di- versificazione dei mercati potrebbe contenere almeno in parte il peso delle nuove barriere economiche. E' quanto emerge da un recente sondag- gio di Unioncamere e Centro studi Ta- gliacarne. a cura di Francesco Ventimiglia Lavoro 465 Guida al Televideo 751
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2/4 IMPRESE ITALIANE E DAZI Tra gli effetti che le barriere commer- ciali potrebbero determinare, dicono le imprese, è la riduzione dell'export, l'aumento dei costi di approvvigiona- mento, la riduzione delle vendite di beni intermedi e semilavorati incorpo- rati in prodotti di altri paesi per il mercato USA. L'Italia è il paese con la più alta quota di imprese esportatrici verso gli Usa, dopo la Francia. a cura di Francesco Ventimiglia Lavoro 465 Guida al Televideo 751
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3/4 IMPRESE ITALIANE E DAZI Le aziende italiane però nel tempo han- no imparato a diversificare i propri mercati di sbocco, proprio per essere in grado di affrontare le turbolenze internazionali. Le aziende manifatturiere, mediamente, esportano in 11 mercati diversi. E più si sale al Nord, più la diversificazio- ne aumenta: nel Nord-Ovest in media og- ni impresa vende in 13 Paesi, nel Nord- Est in 11, al Centro in 9 e nel Mez- zogiorno in 6. a cura di Francesco Ventimiglia Lavoro 465 Guida al Televideo 751
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4/4 IMPRESE ITALIANE E DAZI Quattro le province da record: Reggio Emilia, Vercelli, Bologna e Ravenna, in cui la media di paesi di esportazione per ogni impresa manifatturiera è tra i 15 e i 17. www.tagliacarne.it a cura di Francesco Ventimiglia Lavoro 465 Guida al Televideo 751

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